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Terapia ABA

ABA è l’acronimo inglese per “Analisi del Comportamento Applicata”.

ABA è l’acronimo inglese per “Applied Behavioral Analysis” che tradotto in italiano significa “Analisi del Comportamento Applicata”.È una scienza nata negli Stati Uniti nel 1968, oramai utilizzata in tutto il mondo e costituisce un approccio scientificamente validato che ha come obiettivo la comprensione del comportamento e di come questo sia influenzato dall’ambiente. Le aree di applicazione dell’approccio comportamentale sono svariate: per esempio, principi e strategie comportamentali vengono utilizzati sia nell’educazione e gestione di bambini con sviluppo tipico, sia per l’intervento con bambini e adulti con gravi problematiche comportamentali, sia in ambito di terapia clinica che di psicologia del lavoro o all’interno delle organizzazioni e in molti altri ambiti.

L’ABA si esplica attraverso una tecnica pratica per la progettazione, la messa in atto e la valutazione di programmi di intervento. Il percorso parte da un’attenta osservazione e registrazione del comportamento che forniscono la base di partenza per la progettazione e l’attuazione di programmi altamente individualizzati.

L’ABA interviene su differenti competenze di vita, quali:

  • comunicazione e linguaggio;
  • gioco;
  • autonomie personali;
  • relazioni sociali;
  • abilità scolastiche;
  • comportamenti problematici;
  • iperselettività alimentare

Dalla letteratura emerge che l’intervento educativo ABA risulta maggiormente efficace se iniziato precocemente (entro i 4 anni di età). Inoltre le ricerche indicano che i bambini con disturbi del neurosviluppo mostrano miglioramenti significativi in differenti domini cognitivi a seguito di interventi educativi intesivi ABA. Diversi fattori influenzano l’efficacia dell’intervento: precocità, abilità cognitive e linguistiche raggiunte dal bambino, intensità e coinvolgimento della famiglia.

 

COME FUNZIONA IL PERCORSO ABA

Il primo incontro informativo con l’equipe è gratuito e ha come finalità quella di offrire informazioni generali riguardanti l’ABA, raccogliere perplessità e domande dei genitori e reperire dati sullo sviluppo del bambino. Nel corso del secondo incontro dalla presa in carica si procederà con la valutazione, attraverso appositi test standardizzati, delle abilità acquisite dal bambino.

Le sessioni di terapia vengono condotte a cadenza settimanale dal tecnico ABA che implementa i programmi redatti dall’analista comportamentale. Il quantitativo di ore settimanali e la durata della terapia vengono proposte dall’analista sulla base del profilo di sviluppo emerso dalla valutazione individualizzata, gli obiettivi vengono condivisi con la famiglia e con la scuola sulla base delle esigenze familiari e seguendo le traiettorie di sviluppo neurotipico. Un incontro al mese è riservato al workshop nel quale è presente l’intera équipe ABA, il bambino e i genitori. Durante questo incontro l’analista comportamentale avrà modo di valutare i progressi del bambino e, se opportuno, modificare o aggiungere nuovi programmi di apprendimento, inoltre la famiglia potrà osservare e apprendere le tecniche utilizzate dal terapista per poterle replicare anche nel contesto domestico.

Ciò che rende efficace l’intervento ABA, oltre alla precocità, all’intensità e alle solide basi scientifiche, è il coinvolgimento di tutti gli ambienti di vita quotidiana del soggetto (casa, scuola, attività sportive, ecc…). In questo modo avviene un processo di generalizzazione che consente al bambino di mettere in pratica in altri contesti ciò che apprende in terapia.

Le tecniche dell’analisi comportamentale possono essere utilizzate sia in situazioni strutturate come una lezione in classe, in terapia in rapporto 1:1 o in piccoli gruppetti, che in situazioni quotidiane come per esempio al supermercato o al parco giochi.

ÉQUIPE TERAPEUTICA

L’equipe è composta dall’ analista del comportamento (a sua volta supervisionato) che effettua la valutazione iniziale, programma l’intervento e ne controlla l’andamento, e dai terapisti (terapisti ABA) che implementano la programmazione attraverso le tecniche comportamentali. L’intervento si deve inoltre avvalere della collaborazione con la famiglia, la scuola e gli altri professionisti sanitari che hanno in carico il soggetto. Questo permette di avere un quadro completo ed esaustivo del comportamento del bambino, la condivisione degli obiettivi terapeutici e la generalizzazione delle tecniche di intervento.

Gli interventi evidence Based, come l’ABA, vengono raccomandati anche dalle linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità (2011):

“Tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l’analisi comportamentale applicata (Applied behavior intervention, ABA): gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive (QI), il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con Disturbi dello Spettro Autistico. I dati disponibili pongono attenzione sulle due variabili durata e intensità dell’intervento quali modificatori di effetto; tuttavia non ci sono dati per stimare quantitativamente questo rapporto di influenza e rimane ancora non chiaro il ruolo di altre variabili (quelle legate al soggetto e altre sconosciute) potenzialmente in grado di modificare l’esito ottenuto dall’intervento. (…) Dai pochi studi finora disponibili emerge un trend di efficacia a favore anche di altri programmi intensivi altrettanto strutturati (come il Denver model di Rogers, Developmental individual difference relationship (DIR) di Greenspan e il programma TEACCH di Schopler), che la ricerca dovrebbe continuare ad approfondire.”